"[...] ma quando incontra sul suo cammino oggetti lucidi e densi com'è sopra tutti lo specchio, nulla di simile avviene. Infatti non può traversarli come la stoffa, e nemmeno lacerarsi: la levigatezza provvede a salvarlo. Quindi avviene che di lì a noi rifluiscano i simulacri. [...] Appare dunque evidente che nelle immagini è la causa della visione, e che senza di essa nulla è possibile scorgere. "

 (Lucrezio, De rerum natura)

 

SPA(M) è un’opera che si avvale di molteplici medium, da quello installativo/sonoro,   sino a quello fotografico che ha il solo fine di documentare un’installazione avvenuta a sua volta in una spa ubicata in Puglia (luogo dove tutti i materiali sono stati reperiti).

Quest’ultima si configura come un’azione temporanea e  non autorizzata svoltasi nel mese di dicembre, anno 2015. Essa è stata realizzata con l’intento di rendere pubblico e visibile lo scempio ecologico e architettonico che ha luogo nella campagna pugliese e in larga parte del paesaggio del sud Italia.

 

Uno specchio è stato posto in loco cosicchè il disvelamento di questo ecomostro avviene proprio di fronte alla sua stessa facciata, è il paesaggio deturpato che guarda se stesso, l’occhio cementificato nel suo stesso riflesso che diventa consapevole e rende possibile la nostra speculazione.