Gabriele Morleo
è nato nel 1981 a Conversano (Ba),
vive a Livorno e a Roma dove ha studiato Arti e Scienze dello spettacolo presso l'Università “La Sapienza”. Nel 2005 fonda la casa di produzione cinematografica indipendente “Koyaanisqatsy” con la quale produce e dirige la docufiction “Gramsci, film in forma di rosa” girato all'interno della Casa Circondariale di Turi e che ha visto protagonisti gli stessi detenuti. Il film è stato distribuito e proiettato in Italia e all'estero.
Nel 2012 fonda a Livorno, assieme ad altri artisti,
“CARICO MASSIMO/Contenitore d’arte contemporane.
Sempre nel 2012 dirige con Federico Cavallini il critofilm “Gli dei Partono. Documentazione di un lavoro”.
Ha all'attivo diverse mostre personali e collettive, tra le più importanti “Imaginary Landscape”,collettiva realizzata a Luglio 2015 con il “Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci” di Prato nell'ambito del progetto “Tu35” e “La Macchina Mondiale” (Palazzo Caetani, Cisterna di Latina, 2016) personale curata dal filosofo Diego Fusaro.