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Ri-Viste


Gabriele Morleo è un artista a cui piace cercare. Cercare in
continuazione, ossessivamente. È nel processo e non nell’esito di
questa ricerca che egli ritrova il senso del suo lavoro. E così,
armato solo di un batuffolo di cotone idrofilo intriso nell’alcool,
decolora le immagini di riviste femminili. Toglie quello che,
secondo lui, è di troppo. Ma la cosa sorprendente è che – come
accade per l’arte migliore – “per via di togliere” costruisce
immagini che si avvicinano alla verità. E cosi l’espressione
sorpresa e spaventata della sua donna acquista una forza di cui
sicuramente non vi era traccia nella foto originale. Morleo per via
di togliere dipinge. E, come tutti i bravi pittori, non si limita a
riprodurre la realtà, ma da essa estrae elementi di verità fino a quel
momento sconosciuti. Per farlo interviene usando il suo batuffolo
come un rasoio che taglia e che scortica, trovando sotto la pelle
dell’apparenza una verità più profonda. Dalle sue mani nasce una
donna che prima non c’era.

 

La donna che non c'era

di Roberto Gramiccia

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